Nasce il 25 gennaio del 1994 ad Ancona e vive da sempre a Castelfidardo, nelle Marche. Dopo il diploma di liceo classico a Recanati, consegue col massimo dei voti la laurea triennale e magistrale in Filosofia all’università di Macerata presentando due tesi in filosofia teoretica e avendo entrambe le volte come relatore il professor Roberto Mancini. I primi testi di filosofia che legge sono i dialoghi di Platone a 17 anni e da allora si interessa del rapporto
tra fede e ragione, iniziando a coltivare quelle riflessioni che confluiranno in questo libro. A Tolkien si interessa dal settembre 2015, anno in cui conosce i Cavalieri del Mark e Dante Valletta, l’amico che sopra ogni altro segna a tutt’oggi la sua vita, pur essendo venuto a mancare il 15 giugno 2019. Tramite Tolkien e il vivo rapporto con Dante scopre la passione per l’approfondimento teologico, nonché la vocazione, motivo per cui comincia un cammino di discernimento. Dopo un anno passato in convento presso i Frati minori cappuccini, sta oggi iniziando un percorso nel seminario diocesano di Ancona. Guidami luce gentile è il suo primo libro e contiene, arricchita e ampiamente rivista, la sua tesi di laurea magistrale. Prima di esso ha pubblicato il breve saggio La Pietà in Tolkien in AA.VV. In viaggio verso Isengard: Tolkien e le tradizioni europee. Mito, letteratura e filosofia, a cura di Stefano Giuliano, L’Arco e la Corte, Bari, 2020. Per la medesima casa editrice ha curato nel 2021 le due raccolte di saggi Barlumi di cose più
alte, più profonde o più oscure della sua superficie: l’opera di Tolkien dalla critica accademica al legendarium e Minas Tirith: rivista della Società Tolkieniana Italiana, n.24.
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